art director della garzanti negli anni 60/70 (biografia)
1960. il romanzo è stato poi ristampato da editori riuniti e da e/o nella stessa traduzione di lucia p. rodocanachi ma con il titolo originale, una morte in famiglia.
1963. traduzione di ervino pocar.
1968
1970. sul retro si vedono altre copertine della collana riprodotte in bianco e nero:
1973, traduzione di serena vitale.
sul retro si vedono altre copertine della collana riprodotte in bianco e nero:
1973. serie di gialli svedesi.
1977, omnibus comprendente la pratica ipcress, un cervello da un miliardo di dollari, un posto caro per morire
il tascabile è del 1982 ma viene il dubbio che riutilizzi l'illustrazione di un'edizione precedente.
fantastici!
sono reduce da una sessione di saccheggio della libreria di mio nonno e sono particolarmente sensibile all'argomento
ho unarichiesta:
ho bisogno di scatole
a settembre mi trasferisco in una casa nuova e ho bisogno di una marea di scatole
anchè perchè non avro un vero e proprio armadio
pensavo fossi la persona giusta a cui chiedere dove poter trovare delle scatole che meritassero l'onore di contenere nella mia nuiova stanza
(a milano o on line)
mil gracias
gk
Scritto da: gk | martedì, 21 luglio 2009 a 14:34
ecco, ormai si è capito che tipo sono :)
parliamo non di scatoloni da trasloco ma di scatole sostituto-di-armadio, dunque? (o per trasloco fai da te)
premesso che non le ho mai comprate "all'ingrosso" ma per singole emergenze (fino ad avere la casa piena di scatole però):
a me è sempre piaciuto il supermercato della carta di via padova 89 (altezza ponte della ferrovia), meno caro dei vari "paradiso della carta".
compro scatole anche all'upim, carine, cannettate, ma i gatti ci si fanno le unghie e non durano.
ma per le scatole di cartone, alla fine, forse è meglio risparmiare: bancarelle di casalinghi del mercato o ikea.
meravigliose le scatole di stoffa reisenthel (a milano da high tech), ma la gatta si fa le unghie anche lì, sigh.
tutte queste hanno manici e sono trasportabili (non dai traslocatori ovviamente)
soluzione un poco più stabile: i cassetti di muji (invece non ho mai provato i loro scaffali di cartone, chissà)
Scritto da: rose | giovedì, 23 luglio 2009 a 11:11
wow
ti sarò eternamente grato!
una volta scelte le scatole ti farò sapere
per la prima volta mi sento fortunato a non avere un gatto
anche se forse mio fratello è peggio
Scritto da: gk | giovedì, 23 luglio 2009 a 16:41
La copertina del libro di Jean Renoir è straordinaria. Quella pettinatura pouffant, fermata da un nastro di raso, e l'abito di pizzo sembrano arrivare da una qualche collezione Chanel.
Scritto da: Superqueen | venerdì, 24 luglio 2009 a 14:40
sì, c'è tutta un'epoca, vero?
Scritto da: rose | venerdì, 24 luglio 2009 a 15:49