grazie ai machiavellici palinsesti dei canali satellitari, ieri sera mi ha perseguitato prima morendo per quasi tutta la durata del fuggitivo di carol reed – odd man out – come un predecessore del dead man di jarmush, in una belfast ricostruita in studio (ma mi dicono che il pub ricorda moltissimo il vero crown bar) che con l'avanzare della notte e della neve diventa sempre più metafisica, mentre i personaggi intorno a lui sono sempre più surreali e la salvezza sempre più lontana;
e poi, più vecchio, perseguitando paul newman alias agente mackintosh (ma in originale non si chiamava così) sempre in irlanda, nella repubblica stavolta. e morendo di nuovo, sempre per ferite da arma da fuoco.
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