ho intenzione di spiare con interesse il progetto pinokkio di strelnik (già fondatore del necessario blob dei blog, meglio di qualsiasi aggregatore).
perché pinocchio, dopo avermi perseguitato un poco nell’infanzia come fiaba angosciante (sotto forma di libro e dello struggente sceneggiato di comencini), è tornato - a volte ritornano - sotto forma di riferimenti più giocosi ma non meno angoscianti: difficili a spiegarsi, ma forse utili tutte le volte che abbiamo bisogno di identificarci in qualcosa di più meccanico e un po’ men che umano, o forse a richiamare la «vita bambina» di cui parlava carmelo bene.
provo a mapparne alcuni, allora, di parametri stilistici a questo mio pinocchio, e aggiungo per buona misura un po' di materiali utili a proseguire.
dal teatro mi tornano in mente proprio il pinocchio di bene e i pinocchi di parsifal del teatro valdoca con danio manfredini.
(invece non mi è mai interessato tanto pinocchio al cinema.)
graficamente invece - ma bisognerebbe ripercorrere le edizioni illustrate da mussino, mazzanti, sto fino a jacovitti e mattotti – io mi sono un po’ fissata sul pinocchio di gianluigi toccafondo (dalla rete: un paio di contributi in stile fumettistico)
e poi la parentela con il noddy di enid blyton caro a tibet (qui ho parzialmente rimosso, ma credo che il pinocchiolover con cui ai tempi mi accompagnavo - tutta colpa sua - gli abbia fatto dono di un nostro burattino, avete presente, di quelli di legno che si trovano in varie dimensioni, e che i current l'abbiano tenuto sul palco nei concerti successivi)
bibliograficamente, invece.
• scaffale (ho ma non ho ancora letto):
r. dedola, pinocchio e collodi, bruno mondadori, milano 2002
garroni, pinocchio uno e bino, laterza, bari 1975
r. tommasi, pinocchio. analisi di un burattino, sansoni, firenze 1992
le avventure di pinocchio nel tascabile einaudi 2002, accompagnato dallo scritto di calvino «ma collodi non esiste» e altri saggi di stefano bartezzaghi, giovanni jervis, luciano curreri.
• rete:
dal fathom archive della columbia university, the persistent puppet di rebecca west (in particolare un commento ai pinocchi di manganelli eco malerba coover).
paolo fabbri su pinocchio e la semiotica
link a varie versioni del testo e delle illustrazioni online su café letterario
molti altri link.
• ma quanto pinocchio c’è in libreria?
lo metto qua sotto forma di foglio elettronico, da scaricare (fonte: catalogo dei libri in commercio). si scopre così che pinocchio è stato tradotto in siciliano, calabrese, napoletano, monghidorese.
Prima di tutto devo ringraziarti per aver parlato del progetto "Pinokkio - A Bloody Binary Story".
E poi per l'interessantissima bibliografia, sitografia e la serie di ulteriori fonti di riflessione sul burattino collodiano.
Sarei molto contento d'invitarti a partecipare al progetto: quando hai tempo e voglia, se vuoi ri/scrivere un episodio di "Pinocchio" ricontestualizzandolo al presente, al passato, facendogli incontrare persone o personaggi che non ha mai incontrato o immergendolo in ambienti e atmosfere che ti sta a cuore descrivere, il prigetto s'arricchirebbe d'un bel contributo.
Gli altri blogger inviatati stanno scrivendo le loro reinterpretazioni da pochi giorni: quando vuoi, rose, non hai che da mandarmi una mail o pubblicare un post e farmelo sapere.
Grazie davvero del post e della profondità delle "fonti"
Salut et fraternité
Strelnik
Scritto da: strelnik | martedì, 09 novembre 2004 a 16:26
ciao strelnik, sì, spero che mi venga l'ispirazione (e che altri siano meno pigri)
Scritto da: rose | martedì, 09 novembre 2004 a 16:41
Vedo che il mio passaparola funziona:)... Rose, sarei ben lieta anch'io se tu partecipassi. Sto organizzando il mio Pinocchio, come tutte le iniziative di Strelnik verrà una meraviglia.
Scritto da: Babsi | mercoledì, 10 novembre 2004 a 03:56