che strano ripescare in un ufficio appena imbiancato, col parquet nuovo e le lampadine che pendono dal soffitto, gli appunti per il sillabario del lunedì del giardiniere, secondo il quale «il giardinaggio è anche metafora, antidoto, rifugio, handicap».
in realtà la labirintica «passeggiata nell'h» di s. era cominciata con la parola herbarium, ricca di associazioni e ricordi, per passare attraverso hortus in alcune delle sue versioni – hortus cinctus, hortus conclusus, hortus erasmi (vedi alla voce giardini) –, ma senza troppa convinzione, per poi arrivare attraverso l'imprevedibile traghetto google al trattato the anatomy of melancholy. che c'entra l'acca, verrebbe da chiedersi, ma, visti sul frontespizio hypocondriacus e hellebor, ecco che la rotta della navigazione pare ritrovare un senso... il giovane malinconico si rifugia in un giardino in cui lo svantaggio del suo temperamento può diventare - diventa - un talento.
(se ho capito giusto, altrimenti il giadiniere mi smentirà. per continuare: un altro weblog, un'altra h.)
Ma che bello questo tuo post, che belli i percorsi che mi hai fatto fare.
A me che le ho tutte: malinconia, ipocondria ed anche il pollice verde.
Scritto da: allure(tte) | martedì, 30 novembre 2004 a 12:27
Ah bè, se si parla di pollice verde ed ipocondria, eccomi qui!
Scritto da: Superqueen | martedì, 30 novembre 2004 a 12:54
giro i complimenti al giardiniere!
Scritto da: rose | martedì, 30 novembre 2004 a 15:30