stava lì, in tutte queste gallerie online sulla grafica polacca (nonostante sia lituano), stava lì in silenzio e io non lo sapevo. fino a ieri. rivelazione, e un improvviso intenso desiderio di partire per varsavia: dico, ci sono posti sulla terra dove i manifesti dei film negli anni ottanta erano così (stasys, wish you were here di david leland) o così (andrzej pagowski, after hours). ma che differenza antropologica c'è tra noi e i polacchi? siamo poi sicuri di avere lo stesso dna? cosa c'è di polacco in me che nonostante kieslowski mi ostinavo a negare?
(insomma, la solita domanda che uno comunque si fa e si farebbe ovunque si trovasse - cosa ci faccio qui?)
galleria di opere originali su stasys on the net.
ma rose, che cosa ci facciamo qui non lo sa nessuno, nemmeno quella sderenata nonché stordita della Bruce Chatwin (spero che tu non stia perdendo tempo a leggerlo), dunque approfittiamone visto che a quanto pare nessuno/a è mai tornato/a per dirci che cosa si fa dall'altra parte.
quanto al DNA in comune con Kieslowski (lui sì era un grande, in tutti i sensi), ma si chiama sensibilità, darling.
la grafica polacca (e in generale tuttq quellq est europea: ricordo dei meravigliosi libri illustrati czechi e bulgari per bambini che i miei zii comunisti mi regalavano da piccolo con gran disappunto del mio babbo neofascista) ha un'impronta e una storia particolari che la distinguono da quellq occidentale. durante il festival internazionale di teatro di avignone puoi trovare (ogni estate) un'ampia scelta di poster originali polacchi con tema teatrale a prezzi intorno ai 100 euri each.
il giardiniere sta convalescendo (non so se si possa dire lo stesso del tuo ordinatore) e elucubrando -rigorosamente a penna e su carta - le prossime lettere dell'alfabeto giardinesco [nessuno di noi sorelle cechoviane tiene in casa aggeggi elettronici, al massimo elettrici, sì, io da brava maestrina non uso nemmeno la bic, con grande stupore dei/delle mie/i allievi/e, la mia fida montblanc mi segue ovunque]
Scritto da: avi | sabato, 16 ottobre 2004 a 14:39
a mosca! a mosca! (comunque verso est, vedi.)
ho aperto ora il weblog dall'ordinatore risorto: più vispo di prima, attende estemporanee effemeridi o elitarie elucubrazioni del giardiniere.
Scritto da: rose | sabato, 16 ottobre 2004 a 17:29