to drown a rose
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mercoledì, 29 settembre 2004
filastrocche come vengono
weeks run towards their end
like they knew where they're going
(i'm stuck with socks to mend.)
29/set/2004 16:21:51
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sempre se posso permettermi, così a orecchio... "as if they knew where they went" non suona meglio? ...mi sa che ci guadagna anche la consecutio temporum - ma dovremmo sentire il parere del maestro... ma sì! avi, il nostro maestrino nella provincia francese!
Scritto da: s. | giovedì, 30 settembre 2004 a 14:13
ah, caro s., non suona meglio perché a me interessa solo la metrica, null'altro che la metrica...
comunque non mi pare ci vada went (comunque lo si voglia intendere).
ma se minacciano di generare disquisizioni grammatical-sintattiche, di strofette non ne pubblico più!
Scritto da: rose | giovedì, 30 settembre 2004 a 14:51
solo la metrica… è interessante. è un po’ come se di un giardino ci occupassimo solo dei suoi confini... e non si dà giardino senza margini, non c’è poesia senza metrica. concentrare tutta la nostra attenzione ai “limiti” convenzionali di un mezzo di espressione per esplorarne a pieno le potenzialità.
Scritto da: s. | venerdì, 01 ottobre 2004 a 09:24
è più come se per un giardino facessi a priori un disegno con una suddivisione precisa, e poi ti divertissi a riempire le aiuole con quello che ci sta, facendo degli accostamenti in bese a questo.
è una regola per un gioco, benché una regola «istintiva» - che si impone da sé, insomma.
Scritto da: rose | venerdì, 01 ottobre 2004 a 11:26
la maestrina scrive: il giardiniere ha assolutamente ragione, la consecutio temporum impone "as if they knew where they went" o alla meno peggio "where they were going" o a rigor "as if they know where they are going". la metrica serve come esercizio di stile, dopo di che tutte le regole vanno buttate a mare per creare quqlcosa di nuovo e di originale, cioè di mai pensato né detto prima. ah, i giardini più belli sono quelli dove i fiori e le piante nascono tra glia nfrattidei muri e all'ombrrra di quello che il gizrniere ha programmato...
Scritto da: avi | martedì, 05 ottobre 2004 a 17:39
ecco, e leviamolo, ’sto congiuntivo!
Scritto da: rose | martedì, 05 ottobre 2004 a 19:46
la mestrina scrive: posso solo commentare con le parole del grande Scrittore (A Busi): "incapaci di sentimenti perché ignari dell'uso del congiuntivo"...
Scritto da: avi | mercoledì, 06 ottobre 2004 a 10:04
daccordissimo: infatti io volevo usarlo - pensavo ci volesse come in it. - prima che tu mi suggerissi di toglierlo. (qui si potrebbe ipotizzare che l'inglese sia lingua meno «sentimentale», spiegando così tra l'altro l'intraducibilità di certi testi di canzoni, trasportabili in italiano solo a prezzo di retorica o di banalità.)
Scritto da: rose | mercoledì, 06 ottobre 2004 a 10:39