vado soggetta a un brivido misterioso a cui non riesco a trovare una spiegazione compiuta.
trattasi di brivido piacevole lungo la schiena (come quello che sopravviene quando qualche anima pia ti massaggia il collo, o causa commozione musicale) provocato con frequenza irregolarissima da microeventi che hanno un minimo comune denominatore veramente minimo, quasi inafferrabile. sono cose banali, a volte triviali:
veder incartare un regalo con lentezza e attenzione.
leggere una ricetta descritta con particolare cura.
veder illustrare una tecnica di maquillage alla tv.
veder apparecchiare la tavola a teatro.
sono arrivata a interpretarlo come una specie di piacere della finzione, o più precisamente della consapevolezza della finzione - della rappresentazione, direi, dell'intenzione. quello che mi chiedo da anni è se capita solo a me: ormai lo chiamo pomposamente il mio brivido estetico.
(al piacere della finzione già accennavo più genericamente qui, dove si parlava di brivido in senso lato - a me infatti i thriller non fanno venire i brividi.)
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